Comunicati Stampa

Excelsior FVG, entrate in positivo a novembre e nel trimestre

In controtendenza rispetto al dato nazionale, dove si registra un calo delle nuove assunzioni. Traino come sempre dei servizi e del turismo, manifattura stabile e agricoltura in calo. Più elevata del valore nazionale anche la difficoltà di reperimento delle figure professionali (56,4%, 10 punti più dell’Italia).

Le imprese del Friuli Venezia Giulia prevedono 9.530 contratti di assunzione nel mese di novembre e 26.950 nel trimestre novembre 2025 - gennaio 2026, registrando una crescita di 110 unità rispetto a novembre 2024 e di 550 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il dato nazionale è invece in calo: -2,6% assunzioni previste rispetto a novembre 2024 e -1,8% sul trimestre. «Confermiamo, in questo momento complesso, la resilienza del sistema economico FVG - commenta il presidente dell'ente camerale friulano Giovanni Da Pozzo -, la capacità di competere e stringere i denti anche in un periodo carico di incognite pesanti a livello globale. Il fatto che le imprese prevedano di aumentare le assunzioni resta un segnale di fiducia che rileviamo con positività e speriamo sia confermato anche nei prossimi mesi»..

Il report Excelsior Unioncamere di novembre, elaborato per il FVG dal Centro Studi della Camera di commercio di Pordenone-Udine, approfondisce anche la situazione per settori economici. Le imprese del primario prevedono 1.210 entrate in FVG nel mese (in calo di 140 unità su novembre 2024), l’industria è invece stabile rispetto allo stesso mese dell’anno precedente con 2.670 assunzioni totali (di cui 1.970 nella manifattura e 700 nelle costruzioni). Nel terziario le imprese programmano 5.640 contratti totali nel mese (+220 rispetto a novembre 2024) e circa 16.500 tra novembre e gennaio. A guidare la domanda di lavoro sono come sempre i servizi alle imprese (1.820 ingressi previsti nel mese) e il turismo, alloggio e ristorazione con 1.580.

Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro coinvolge circa 5.400 profili sui 9.530 ricercati a novembre, pari al 56,4% del totale (una percentuale di oltre 10 punti superiore alla media nazionale). La difficoltà di reperimento è dovuta principalmente alla mancanza di candidati e, in misura minore, a una preparazione inadeguata.
Tra le professioni ad elevata specializzazione le maggiori criticità si riscontrano per i tecnici in campo ingegneristico, dove il 78,7% dei profili risulta difficile da trovare, così come per i professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali (81% di difficoltà). Tra gli operai specializzati si faticano a trovare conduttori di macchine agricole (92,4%) seguiti dagli operai di macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (90,7%). Sempre molto difficili da reperire infine figure come i fonditori, saldatori, lattonieri (80,4%) e gli operai addetti alle costruzioni e al mantenimento delle strutture edili (80,1%).
Quasi un’assunzione su tre interesserà giovani con meno di 30 anni e la quota di entrate che le imprese prevedono di ricoprire ricorrendo a personale immigrato si attesta al 32% del totale.

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